Foto Gallery

Nel Territorio di Custonaci abbiamo,  testimonianze della frequenza e dell’utilizzazione delle grotte da parte dell’uomo fin dal paleolitico, come testimoniano gli scavi effettuati in alcune cavità quali la Grotta del Crocifisso, la Grotta Mangiapane ,  la Grotta Buffa ecc.

Le prime fonti storiczubbia concrezionihe attestante la presenza di cavità nel territorio risalgono al 1700; in seguito, agli inizi del secolo scorso, alcuni studiosi tra quali il Vaufrey e il Marchese Guido dalla Rosa hanno condotto ricerche su grotte del litorale trapanese e di quello Custonacese.

Nel 1966 l’Istituto Italiano di Speleologia, in collaborazione con il Gruppo Grotte di Bari, effettua uno studio su alcune cavità naturali della Provincia di Trapani. Successivamente il C.I.R.S. di Ragusa inizia una campagna sistematica di ricerche geospeleologiche esplorando e documentando più di 60 cavità. L’importanza di alcune queste scoperte speleologiche, fa si che nel maggio del 2002 lo stesso CIRS, in collaborazione con la Federazione Speleologica Regionale Siciliana, organizzi a Custonaci il 4° Convegno Regionale di Speleologia della Sicilia, riscuotendo notevole successo per partecipazione e per la qualità degli interventi scientifici e nell'agosto del 2011 è stato presentato, sempre a cura del CIRS e dell'amministrazione Comunale di Custonaci il Volume "Dentro e Fuori la Montagna" Itinerari Carsici e Speleologici del Territorio di Custonaci di Rosario Ruggieri e Vito Davide Messina Panfalone.

 

 

Nel corso delle anzidette campagne di ricerca effettuate sono state fatte importanti scoperte di nuove cavità, all’interno delle quali sono state ritrovate nuove specie di animali, alcune delle quali endemiche.

Oggi, con le moderne tecniche, la speleologia può dare un notevole contributo alla conoscenza del territorio in generale, per la raccolta di dati utili per future programmazioni in ambito urbanistico, di valorizzazione, di fruizione, di protezione civile, di tutela necessaria per la difesa dell’insieme dei fattori geologici, geomorfologici, idrogeologici e dei relativi processi; per il mantenimento delle condizioni di equilibrio ambientale con la riduzione delle condizioni di rischio, al recupero delle aree degradate, alla difesa dall’inquinamento delle acque e del suolo.

Ad oggi nel territorio di Custonaci, dagli studi effettuati, sono emerse circa 60 grotte aventi un andamento sia orizzontale che verticale. Al riguardo, le principali cavità sono state suddivise in tre complessi carsici di seguito descritti.

Il primo Complesso cValle del Monte Bufaraarsico denominato“Della Bufara – Rocca Rumena” è ubicato ad Ovest della Contrada Sperone delimitato a nord ovest dalla Falesia della Rocca Rumena e dalla suggestiva bastionata della Scala Tribli.

Fra le forme di corrosione di interesse geomorfologico si evidenziano le paleo-falesie marine e la grande Dolina di soluzione denominata “Bufara” di forma sub ellittica ampia 200 x 300 metri circa.

In questo settore sono presenti morfologie carsiche ipogee ad andamento verticale tra le quali la Zubbia Tribli e la Zubbia delle Bombe, mentre alle falde della paleo-falesia costiera di Rocca Rumena sono ubicate la maggior parte delle cavità orizzontali, tra le quali la Grotta Spada e la Grotta della Falesia, solo per menzionare le principali.

Il secondo Grotta ConcrezioniComplesso carsico denominato“Piano Zubbia - Gole del Cipollazzo” è ubicato tra il Centro urbano di Custonaci a sud e il Monte Cofano a nord. In questo sono ubicate diverse grotte ad andamento orizzontale, tra le quali la Grotta Mangiapane , Grotta Buffa, Grotta Miceli ecc, ed alcune ad andamento sub-orizzontale tra le quali: la Grotta del Fantasma, che raggiunge una profonda 150 metri circa, caratterizzata nella parte finale da ampi ambienti tappezzati da particolari morfologie freatiche ipercorrose; la Grotta della Clava e la Grotta di Maria Santissima di Custonaci contraddisGrotta Concrezioni2tinte da una ricca serie di depositi calcitici quali: stalattiti e complessi stalagmitici di vari colori, grandi colonnati, vaschette concrezionate e concrezioni eccentriche. Queste cavità hanno una notevole potenzialità turistica, posti in essere alcuni interventi di messa in sicurezza per la fruizione. Sempre nello stesso complesso carsico si evidenzia l’Abisso delle Gole di Cipollazzo, cavità ad andamento prettamente profondo circa 140 metri, incastonato in una spettacolare gola carsica. Quest’ultima si snoda, per circa un km in direzione NO-SE, tra alte e strette pareti verticali, con una serie di salti fino ad affacciarsi, sospesa ad un altezza di circa 40 metri, sulla sottostante piana della Contrada Frassino. Queste spettacolari e suggestive gole ricadono all’interno della Riserva Naturale di Monte Cofano.

Il terzo Complgrotta mmss_custonac 46esso carsico, denominato “Monte Palatimone – Piana di Purgatorio” ubicato tra la grande monoclinale del Monte Palatimone – Monte San Giovanni e il settore depresso della Piana di Purgatorio, è senza dubbio il più consistente per numero di cavità dell’intero territorio Custonacese. Esso annovera la maggior parte delle cavità ad andamento verticale, tra le quali: la Zubbia delle Meraviglie, l’Abisso Eolo e l’Abisso del Purgatorio quest’ultimo, con i suoi circa 200 metri di profondità, rientrante fra le grotte più profonde ed importanti della Sicilia.

Al suo interno, a varie profondità, è presente una diffusa varietà di depositi calcitici (mineralizzazioni) quali: stalattiti, grandi depositi stalagmitici, concrezione eccentriche, vaschette concrezionate e colonne. In particolare, si evidenzia la Sala dell’Abete, posta ad una profondità di 120 metri rispetto al piano campagna, per la presenza di grandi complessi stalagmitici concrezionati e per un sistema di luccicanti vasche calcitiche sottostanti una grande concrezione parietale a forma di Abete di grande bellezza e suggestione. Ad una profondità di circa meno 150 metri dal piano di campagna è altresì resente la Sala delle Colonne il cui nome deriva da una serie di elevati colonnati di natura calcitica.Discesa Crepaccio

Quanto sopra descritto, si auspica che il patrimonio carsico del territorio di Custonaci, importante sia per le valenze geomorfologiche e biospeleologiche, che per la notevole bellezza di alcune cavità molto concrezionate e molto suggestive, possa essere quanto prima tutelato e valorizzato così da costituire un laboratorio naturale da poter fruire sia ai fini didattici (scuole, ecc.) sia, in alcuni casi, a fini turistici.

Inoltre, in considerazione delle comuni valenze geomorfologiche e naturalistiche, sarebbe auspicabile la realizzazione di un unico Geoparco includente l’areale Monte Palatimone – Monte San Giovanni con la Riserva Naturale di Monte Cofano e la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.

La visita alle cavità Sub-Verticali e Verticali è consigliata a persone esperte e/o accompagnati da personale specializzato provvisti di idoneo equipaggiamento. Per quanto concerne quelle orizzontali si consiglia l’utilizzo di un casco protettivo, di adeguato impianto d’illuminazione e tanto buon senso.

 

Custonaci map_50x70_def_web3

canadian pharmacy 24-7